LETTERA PREFETTO (PDF)




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Title: Microsoft Word - LETTERA PREFETTO
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Prot.: 13/SRC
Cosenza, li 04.06.2011

Al Sig. Prefetto di Cosenza
Dott. Raffaele Cannizzaro
Cosenza

e,p.c.
Al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Ufficio per le Relazioni Sindacali
c.a. Dott.ssa Pierina Conte
Roma
Al Provveditore Regionale A.P.
Dott. Nello Cesari
Catanzaro

All'Autorità Dirigente
Casa Circondariale
Cosenza
Al Segretario Nazionale
UGL Polizia Penitenziaria
Dott. Giuseppe Moretti
Roma
All' Osservatorio Scientifico
UGL Polizia Penitenziaria
c.a. Dott. Salvatore Parisi
Roma
All'U.R.L.
Reggio Calabria
All'U.T.L.
Cosenza
Al Segretario Regionale
Sig. Andrea Di Mattia
Cosenza
UGL Polizia Penitenziaria Segreteria Regionale Calabria c/o U.T.L. CS – Via Pietro Coletta n° 2 – 87100 Cosenza
Tel.: 0984/451006 Fax: 0984/857808 Cell.:338/3017189 Email: uglcalabria@uglpoliziapenitenziaria.it
Posta elettronica certificata: uglpoliziapenitenziaria.cs@pec.it

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Alle Segreterie Provinciale e Locale
UGL Polizia Penitenziaria
Cosenza
Agli Organi di Stampa
Loro Sedi

Oggetto: Criticità operative e relazioni sindacali presso Casa Circondariale Cosenza .

Questa Organizzazione Sindacale, tra le più rappresentative del Corpo di Polizia Penitenziaria, si
rivolge con la presente alla S.V. Ill.ma confidando in un Suo autorevole intervento, in qualità di massimo
esponente dell'Amministrazione Statale periferica con funzione di rappresentanza governativa sul
territorio, attese le criticità esistenti presso la Casa Circondariale di Cosenza, parte delle quali rispecchiano
le ataviche ed irrisolte problematiche di un sistema penitenziario italiano ormai al collasso,
contraddistinto da: sovraffollamento delle patrie galere, carenza di Personale sia del Comparto Sicurezza
che Ministeri,carenza di risorse e di mezzi,turni massacranti,ecc...
Situazione, quella sopra esposta, che, inutile dirlo, fa da da unico comune denominatore a tutte le
realtà penitenziarie della Regione Calabria. Fatta questa doverosa premessa, necessaria per non essere
tacciati di estemporaneità, superficialità e demagogia spicciola, corre l'obbligo rappresentarLe la situazione
esistente presso la Casa Circondariale di Cosenza dove si assommano alle problematiche di cui sopra, già
di per se logoranti ed afflittive per gli operatori penitenziari , una conduzione discutibile dell'attuale
Autorità Dirigente in "auge" , ormai, da quasi un ventennio presso l'istituto penitenziario del capoluogo
bruzio.
Gestione contraddistinta da una generalizzata incuria nella preservazione delle relazioni e delle
prerogative sindacali operata attraverso la continua e sistematica violazione degli accordi sottoscritti a
livello locale (Accordo Decentrato), regionale (Protocollo d'Intesa Regionale) e nazionale (Accordo
Nazionale Quadro Polizia Penitenziaria e Contratto Collettivo Nazionale delle Forze di Polizia). Ad un
quadro certamente non edificante per un'Amministrazione Pubblica , quale quello sopra esposto, fa da
corollario l'assenza, divenuta ormai costante e colpevole , di un'Amministrazione Penitenziaria Regionale (il
Provveditorato A.P. con sede in Catanzaro) che favorisce una sorta di anarchia gestionale periferica nella
quale certi Dirigenti sembrano "sguazzare" gaudenti e a briglie sciolte facendosi beffa di accordi sindacali
raggiunti con fatica e dopo estenuanti lotte sindacali delegittimando quelle stesse Sigle Sindacali che
rappresentano proprio quel Personale alle loro dipendenze.
In quest'ottica va inquadrato certamente il modus operandi dell'attuale Direttore della Casa
Circondariale di Cosenza, Dott. Filiberto Benevento, che é solito adottare provvedimenti di notevole
importanza, connessi all'organizzazione del lavoro del Corpo di Polizia Penitenziaria , in modo unilaterale,
ovvero senza il previsto e necessario confronto con le parti sindacali, salvo poi fornire scarne informazioni
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(successive, quando fornite, giammai preventive) alle stesse parti, omettendo un passaggio fondamentale:
la convocazione. Ma non é tutto. Si assiste, impotenti, alla sistematica alienazione dei diritti di buona parte
del Personale e alla violazione di accordi sindacali vigenti e di recente sottoscrizione al solo scopo di
salvaguardare solo una parte di Personale che, presso la Casa Circondariale di Cosenza, sembrerebbe
catalogato in categorie di appartenenza (Serie A,B, ma anche C). Cosi, mentre una fetta di Personale
"privilegiato" , parte del quale impiegato nel corso della settimana in compiti, si noti bene, non istituzionali,
espleta il proprio servizio nelle 36 ore settimanali canoniche (magari in regime di " c.d. settimana corta"),
senza espletare turni in giornate festive (con eccezioni di quei giorni in cui é comandato in servizi "di
comodo" quali possono essere le rappresentanze in occasione delle varie Feste del Corpo, della
Repubblica, Settimana Santa,ecc...; di sorveglianza ai Seggi Elettorali, di ordine Pubblico in occasione di
eventi sportivi o canori, giammai in compiti operativi "in prima linea" nelle sezioni detentive ), turni
notturni (con i restanti Poliziotti costretti a sobbarcarsi un numero di turni notturni superiori ai 4 previsti
dalla normativa pattizia e di settore) , senza fornire contributo e sostegno alcuno al Personale impiegato
nella c.d. "frontiera penitenziaria" (basti pensare che il Personale di "Serie A" o, peggio, la casta non viene
impiegata neanche in cambi che permettano la consumazione dei pasti al restante personale) e molti altri
benefit; un'altra parte si barcamena tra mille difficoltà operative (e senza la garanzia del rispetto dei propri
diritti) nell'osservazione anche di 150 utenti per una sola unità !!! Come dire che solo una parte del
Personale debba cantare e portare la croce sobbarcandosi le deficienze del sistema penitenziario italiano.
A tal proposito, in questi giorni, dinnanzi alla necessità di garantire la fruizione delle tanto agognate
ferie estive a tutto il Personale (Piano Ferie 2011 che ha destato e sta destando enorme malumore tra il
Personale per le modalità poco trasparenti che sarebbero state adottate nell'assegnazione del turno di
godimento e per la mancata pubblicazione, come previsto, dello stesso Piano Ferie comprensivo anche del
Personale di "Serie A" ,di cui si faceva cenno sopra), la Direzione CC Cosenza sembrerebbe orientata ad
istituire turni distribuiti su 3 quadranti orari (ossia da 8 ore giornaliere) in taluni posti di servizio ritenuti
erroneamente "privilegiati" e con meno carichi di lavoro, tra cui uno (Sala Regia) di difficile comprensione
(se non scorrendo la lista degli addetti a tale servizio) atteso l'indirizzo consolidato di sopprimere quasi
quotidianamente tale presidio di sicurezza. Ma non é tutto, in quanto sembrerebbe intenzione della stessa
Direzione accorpare più posti di servizio demandando ad una sola unità, solo per fare l'esempio,
l'osservazione di più piani detentivi, ognuno dei quali ospitanti anche 70 utenti, con le riserve del caso da
parte di chi Le scrive ascrivibili al pregiudizio che una siffatta decisione comporterebbe per l'ordine e la
sicurezza dell'istituto, ma anche per l'incolumità di utenti ed operatori penitenziari . Tutto questo mentre ci
si permette il lusso di trattenere nello stesso arco temporale ben 2 unità di Polizia Penitenziaria presso
l'Area Amministrativo-Contabile (compito non previsto dall'art. 5 della legge 395/90, istitutiva del Corpo di
Polizia Penitenziaria), 2 presso la Segreteria Polizia Penitenziaria (anche quest'ultimo non contemplato tra
i servizi istituzionali del Corpo di Polizia Penitenziaria), 2 presso lo Spaccio e Sala Convegni (compito non
istituzionale, con orari e giorni di apertura che sembrerebbero favorirne la fruizione soprattutto al
Personale "Civile" e di " SERIE A", quindi sarebbe auspicabile chiuderlo definitivamente per recuperare
Poliziotti utili alla causa), 5 presso la Matricola (con l'aggiunta di 1 ulteriore unità nei prossimi giorni;
consistenza numerica che, in un contesto quale quello attuale caratterizzato da acclarate carenze di
Personale, sembrerebbe fuori luogo), 2 presso il Magazzino detenuti (che non garantiscono tra l'altro
l'espletamento del servizio pomeridiano necessario in presenza di scarcerazioni e trasferimenti di utenti), 3
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presso i Conti Correnti e Sopravvitto (che non garantiscono l'espletamento del servizio pomeridiano
necessario, anche qui, in presenza di scarcerazioni e trasferimenti di utenti), ben 25 unità al Nucleo
Operativo Traduzioni e Piantonamenti (numero abnorme in proporzione al Personale a disposizione dei
Servizi a turno d'istituto, che per giunta spesso viene attinto per tale compito, e alle carenze organiche), 3
presso l'Ufficio Comando e cosi via. Talune di queste unità, poi, vengono opportunamente sgravate da
qualsiasi compito istituzionale al fine di surrogare la presunta carenza di Personale appartenente al
Comparto Ministeri che, invero, sembrerebbe presente in modo congruo presso la Casa Circondariale
Cosenza ma gestito, per usare un eufemismo, in maniera discutibile (2 al Protocollo,2 alla Segreteria Affari
Generali , 5 gravitanti nell'area Ragioneria, 3 addetti alla manutenzione e alle operazioni che attengono
l'acquisizione di forniture e materiale per conto dell'Amministrazione, 2 Collaboratrici di Istituto
Penitenziario non transitate nei ruoli dirigenziali,ecc...).
Solo per fare un esempio, la restituzione ai compiti d'istituto dei 2 Poliziotti Penitenziari in servizio
presso la locale Ragioneria, la cui presenza non sembrerebbe più necessaria sia per effetto del passaggio
delle competenze stipendiali sotto la gestione diretta del Ministero dell'Economia e delle Finanze che per l'
adeguata presenza di Personale appartenente al Comparto Ministeri, consentirebbe già di per se un
congruo risparmio in termini di ricorso al lavoro straordinario, paventato in corrispondenza dell'inizio del
Piano Ferie. Ricorso al lavoro straordinario che dovrebbe avere, é bene sottolinearlo,carattere residuale
nell'organizzazione del lavoro (Art. 10 A.N.Q in corso di vigenza) , eccezionale e, comunque, riservato in via
prioritaria al Personale che fornisca la propria disponibilità ad espletarlo (art. 1 Accordo decentrato CC
Cosenza); manifestazione di intenti e monitoraggio che la Direzione sembrerebbe non aver recepito
ufficialmente consapevole che il Personale di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale
di Cosenza, non sembrerebbe assolutamente predisposto per tale surplus lavorativo. Inoltre, sembrerebbe
anche in forte dubbio il pagamento del lavoro straordinario atteso l'insufficiente ed irrisorio monte ore
messo a disposizione della CC Cosenza che, nonostante la carenza di Personale ( non drammatica,
comunque, come in altre realtà della penisola), si trova ancora nelle possibilità di garantire l'espletamento
di turni su 4 quadranti orari. Qualora tale ricorso al lavoro straordinario dovesse essere imposto al
personale e sottratto alla contrattazione decentrata (ai sensi dell'art. 4 del P.I.R.), la Direzione sarà ritenuta
unica responsabile della mancata corresponsione degli emolumenti da lavoro straordinario ed oggetto di
inevitabili messe in mora e/o decreti ingiuntivi da parte del Personale. In caso contrario, fermo restando la
riluttanza da parte della stragrande maggioranza del Personale ad effettuare prestazioni di lavoro
straordinario e la percorribilità di altre strade che prevedano necessariamente il "taglio" di quegli sprechi
legati all'utilizzazione discutibile dei Poliziotti Penitenziari, si chiedono garanzie circa il pagamento di tale
tipologia di emolumenti non solo al Dott. Benevento, ma anche ai superiori uffici ai quali la presente viene
inviata.
Alla luce di quanto esposto e consapevole di aver esperito qualsiasi tentativo, alla luce dei fatti
rivelatisi infruttuosi, di addivenire ad un dialogo democratico,costruttivo,leale ed aperto con la Direzione
CC Cosenza, improntato sul rispetto dei ruoli; la scrivente O.S. chiede con cortese urgenza di essere
convocata dalla S.V. Ill.ma per l'approfondimento dei temi esposti sinteticamente nella presente e, che é
bene sottolineare, costituiscono solo la punta dell'iceberg del dissenso nei confronti del modus operandi
adottato dall'attuale dirigenza della Casa Circondariale Cosenza . Inutile aggiungere che la scrivente O.S. si
riserva sin d'ora di ricorrere ad eventuali forme di protesta rientranti nei canoni della normativa di cui la
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S.V. sarà certamente notiziata in tempo utile e tempestivo. Nelle more viene sospesa con effetto
immediato qualsiasi relazione sindacale con la Direzione Casa Circondariale di Cosenza (provvedimento
drastico necessario e per il quale qualcuno non si strapperà i capelli) e si chiede al competente P.R.A.P.
Calabria, che legge in indirizzo, di assumere qualsiasi iniziativa in merito anche in considerazione del fatto
che, fino a quando lo stesso dirigente in quota alla struttura cosentina non ripristinerà corrette relazioni
sindacali, verrà richiesto ad oltranza tavolo superiore di contrattazione.
In attesa di urgente riscontro e sicuri di un Suo fattivo interessamento alla questione, l'occasione é
gradita per porgere Distinti saluti.

PER LA SEGRETERIA REGIONALE

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