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Fenomeni pericolosi
per il volo
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09/10/2009
Indice
Consigli
Normativa
Problematiche per il volo
Insidie nascoste
Quando si dissolvono
Come si dispongono
Quando si formano
Come si formano
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Le onde in seguito si AMPLIFICANO e si ESTENDONO in quota.
NEL FRATTEMPO viene trasportata dal vento.
tende a ridiscendere.
Superata verso l’alto la sua posizione di equilibrio, diventa più fredda , quindi più pesante e
condizioni per riportarla più in alto. E si raffredda di nuovo.
Quando scende al di sotto diventa più calda dell’ambiente circostante e si creano le
dall’azione di un fronte freddo) si mette ad oscillare intorno a tale posizione.
Una particella d’aria spostata dalla sua posizione di equilibrio dall’azione dei rilievi ( oppure
Il meccanismo di formazione
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d’aria stabili.
•le condizioni più favorevoli alla formazione delle onde si verificano nelle masse
essere sufficiente per raggiungere onde che possono superare la tropopausa;
•un rilievo di altezza relativamente modesta ( qualche centinaio di metri) può
tropopausa;
d’intensità con la quota e raggiungere più di 80 nodi al di sotto della
direzione deve essere press’a poco perpendicolare alla catena; deve aumentare
• il vento deve avere una velocità di almeno 20-25 nodi al livello dei crinali e la
Per la formazione delle onde :
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3. Le onde raggiungono la
tropopausa e si spingono
nella stratosfera (nubi
madriperlacee) .
2. Discende sottovento
producendo una schiarita
da foehn. La zona di
discendenza si estende in
quota molto al di sopra
del crinale.
1. Il flusso d’aria supera la
montagna, sulla quale
determina la formazione
di una cappa nuvolosa
(muro del foehn).
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Nella zona interessata da queste nubi,
possono verificarsi alcune tra le più
forti turbolenze che possono causare
la perdita di controllo dell’aereo e il
collasso della sua struttura.
TRA LE NUBI LENTICOLARI IL CIELO E’ SERENO.
, le linee di flusso assumono un tracciato ondulatorio. I massimi
di ampiezza sono spesso caratterizzati da vari strati sovrapposti di nubi stazionarie a
profilo lenticolare, che si allungano parallelamente alla catena, della quale seguono
l’andamento.
Il bordo anteriore (lato al vento) di queste nubi è nettamente disegnato, mentre il lato
posteriore del contorno è sfilacciato.
, sottovento alla catena montuosa,
si formano uno o più rotori la cui presenza è
generalmente resa visibile dalla presenza di nubi
stazionarie cumuliformi, animate da rapidi
movimenti rotazionali.
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anche di 10-15 m/s).
INOLTRE esse costituiscono un
pericolo per la struttura di
apparecchi veloci che vi entrano
imprevedibilmente
Tali correnti verticali rendono
impossibile il mantenimento dei
livelli di volo assegnati dagli organi
del controllo del traffico aereo.
mentre NELLA PARTE POSTERIORE vi sono delle discendenze altrettanto intense (dell’ordine
NELLA PARTE ANTERIORE dei rotori e delle nubi lenticolari vi sono delle fortissime ascendenze
ascendenze,
Importante
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scomparire il sistema di onde.
nei rotori possono diventare molto pullulanti e far
instabili negli strati inferiori, le nubi che si formano
Se durante la giornata le masse d’aria diventano
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In questi due casi l’assenza di indicazioni visibili in
anticipo costituisce un aggravamento del pericolo.
Si può verificare il contrario se l’aria è molto secca e
quindi non vi sono assolutamente nubi.
Il caso classico di flusso come descritto può essere
mascherato dalla presenza di strati nuvolosi compatti
quando l’aria è molto umida.
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I rotori sottovento,
ovvero zone di forte
turbolenza che può
causare la perdita del
controllo dell’aereo e
del collasso della sua
struttura.
Le discendenze
possono raggiungere i
15-20 m/s
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•distante al massimo 5NM dall’aereo
•300 m al di sopra del punto più alto
di sicurezza che è solamente di :
Le regole del volo IFR prevedono un margine
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Evitate le nubi lenticolari soprattutto
se con margini molto sfrangiati e
irregolari.
Evitate il muro di foehn a causa delle
sue forti discendenze.
Evitate le nubi da rotore.
Non volate con aerei ad alta velocità
nelle onde , soprattutto con vento in
coda, per evitare danni alla struttura.
Fate in modo di evitare, aggirandole,
le zone dove si formano le onde (se
ciò non è possibile, allora volate a una
quota che superi del 50% quelle delle
creste).
Non fidatevi troppo
delle indicazioni
dell’altimetro che, in
queste condizioni,
sono spesso errate in
vicinanza dei rilievi.
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Attenzione
Non sempre si formano le onde orografiche!
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Microsoft PowerPoint - Le MW.pdf (PDF, 8.78 MB)
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