Lettera al Sindacodi Villasor .pdf
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Original filename: Lettera al Sindacodi Villasor.pdf
Title: Microsoft Word - Lettera al Sindaco x Sergio - ultima versione
Author: Marcello
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Una Giunta, il cui proposito dovrebbe essere quello che – al pari della nostra “Costituzione” – non solo
dovrebbe concorrere, ma dovrebbe esprimersi al massimo per attuare il “buon governo”, e dovrebbe
mostrare che opera per la piena applicazione di esso
L’opinione pubblica di Villasor vede nella volontà del Sig. Sollai di dare le dimissioni dal proprio posto di
lavoro come l’ultimo gesto a tutela della sua salute e dignità, poiché ha compreso che prendersi cura di se
stesso è non solo legittimo, ma è un primario dovere. Inoltre risulta ancor più amareggiata per aver
costatato l’insensibilità della gestione del suo caso da parte della Giunta che non ha saputo intravvedere
una soluzione alternativa, piuttosto ha voluto far propria la decisione quasi a “blindarla” con proprio atto
deliberativo n° 122 del 22.10.2013, che porta anche la sua firma, ancorchè a mio avviso viziata da
incompetenza, atteso tale compito in capo al Responsabile del Servizio del personale e organizzazione (art.
4 del vigente Regolamento Comunale sull’Ordinamento degli Uffici).
Signor Sindaco, dove si colloca l’umanità e com’è stata argomentata l’azione esposta poco sopra?
La decisione del Sig. Sollai, per chi lo conosce bene come il sottoscritto, è stata a lungo ponderata, ha fatto
prevalere la tutela del proprio stato di salute, si pone come un atto coraggioso di resistenza, ma anche di
denuncia davanti ad una presa d’atto ‐ francamente impopolare per l’Amministrazione ‐ in un momento
così complesso di congiuntura economica che il nostro paese e l’intera Regione Sardegna sta attraversando.
Perciò se ora analizziamo la vicenda esclusivamente dalla parte dell’Amministrazione, appare quindi
incomprensibile capire quale tipo di beneficio ha avuto l’Ente da Lei amministrato nel perseguire questo
tipo di “politica”. Poniamoci ora alcuni interrogativi cui come cittadini abbiamo il diritto/dovere di
conoscere nell’aspetto decisionale in costi e benefici.
1) È mai possibile che il Comune di Villasor preferisca rinunciare alle risorse professionali di un proprio
dipendente incurante dell’efficienza organizzativa che le direttive e le circolari ministeriali prevedono?
2) Quali vantaggi per un Comune in grosse difficoltà occupazionali favorire la creazione di un posto di
lavoro vacante, col rischio poi di non poter essere ricoperto per i vincoli alle assunzioni di nuovo
personale?
3) Perché non è stata presa in considerazione la possibilità di trasferimento ad altro settore tra quelli
notoriamente carenti d’organico, e giusto per citarne alcuni: la Biblioteca Comunale a seguito del
recente pensionamento della bibliotecaria, oppure uno scambio con l’agente di Polizia Municipale al
quale è stata riconosciuta recentemente la malattia professionale e l’equo indennizzo, ma che ancora
ricopre il posto che gli ha causato l’invalidità, oppure il Servizio Demografico da sempre soggetto ad
alternanza con vario personale ?
Mi permetta, ma ritengo doveroso ripeterle, che gli amministratori comunali e i dirigenti/responsabili
d'area che leggono la presente per conoscenza, oggi, sono chiamati ad attivarsi, oltre che per raggiungere
obiettivi di efficacia e di produttività, anche a realizzare e a mantenere il benessere (organizzativo, fisico,
psicologico, ecc.) dei propri dipendenti e/o colleghi.
Si tratta di un aspetto rilevante per lo sviluppo e l’efficienza dell’amministrazione e delle “motivazioni al
lavoro” che a mio avviso, invece, è stato ampiamente trascurato attraverso una “tradizionale e obsoleta
gestione del personale”.
L’amministrazione pubblica, qual è il Comune di Villasor, deve quindi aspirare, proprio perché è il modello
per eccellenza, a essere un datore di lavoro esemplare, attraverso quella rinnovata attenzione agli aspetti
anche non monetari del rapporto di lavoro.
Inoltre, non risulta ancora a tutt’oggi che l’Amministrazione Comunale da Lei rappresentata e guidata abbia
istituito il Comitato Unico di Garanzia (CUG) e nemmeno abbia approvato il Regolamento Comunale per il
suo funzionamento, i quali ‐ nell’esercizio delle funzioni previste dalla normativa vigente e in piena
autonomia gestionale ‐ sono di “notevole rilevanza strategica” nel favorire, tra le altre cose, l’efficacia e
l’efficienza organizzativa dell’Amministrazione, per cui favorendo il benessere delle risorse umane ne
contrasti le discriminazioni.
Signor Sindaco, pur conoscendo i tratti della sua personalità, connotati da un’ideologia che la vede
particolarmente attenta al “valore” della persona umana e alla connotazione sociale di “lavoratore”, mi
consenta di richiamare alla sua attenzione la specificità rappresentata dal ruolo tecnico dell’impiegato Sig.
Sergio Sollai, tanto più che ai tempi attuali, la leadership – da lei rappresentata per ruolo istituzionale – nei
sistemi organizzativi è chiamata non solo a valorizzare ma anche a tutelare la loro valenza. Proprio la
leadership – attraverso le scelte che compie ‐ svela un suo “carattere morale”.
Faccia in modo, Signor Sindaco, che questo termine tanto in uso nel linguaggio moderno dei politici non
resti nell’abbellimento gergale dei discorsi, ma trovi concretamente la sua applicazione.
Auspico che alle considerazioni, alle domande e ai suggerimenti sopraesposti siano date le doverose
risposte, non solo per il rispetto della normativa che ne disciplina l’obbligatorietà, ma anche per il dovere
morale che lega il Primo Cittadino istituzionale nei confronti dei propri concittadini, che è quello di fornire
spiegazioni, affinché la trasparenza non sia un principio da esibire nelle dichiarazioni d’intenti, ma anche
una pratica dell’agire.
Mi auguro che la presente non contribuisca a infoltire il numero delle risposte mancate a precedenti
richieste di diverso argomento.
Distinti saluti,
Marcello Podda
Via Cesare Pavese, 7
09030 – Villasor (Ca)



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