Introduzione corso Arduino (PDF)




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Introduzione corso Arduino – Array, Puntatori, Funzioni e Struct

Dato un generico array possiamo svolgere le seguenti azioni su di esso:
 Inserimento
 Cancellazione
 Ricerca
 Ordinamento

Inserimento
Dato un generico array di dimensione dim e già caricato con n elementi, con n < dim, può essere necessario dover
inserire un nuovo elemento in una posizione x < n, ovvero in cui è già presente un valore, senza voler perdere il
valore già presente.
Esempio:
array =

4

8

2

5

dim = 6

n=4

si vuole inserire il numero 7 alla posizione x = 1 in cui è già presente il numero 8.
Se n < dim, quindi ci sono ancora posti vuoti all’interno dell’array, allora possiamo procedere copiando a destra di un
posto tutti gli elementi dall’indice n-1 fino all’indice x.
array =

4

8

2

5

array =

4

8

2

5

5

array =

4

8

2

2

5

array =

4

8

8

2

5

Partendo dall’ultimo indice contenente un
valore, copio il suo valore nell’indice
successivo.

Arrivato a questo punto posso inserire il nuovo valore nell’indice x e aumentare n di uno.
array =

4

7

8

2

5

dim = 6

n=5

Algoritmo:
if (n + 1 <= dim){
for(int i = n - 1; i >= x; i--){
array[i + 1] = array[i];
}
array[x] = 7;
n++;
}

//Controllo se sono presenti posti vuoti nell'array
//Scorro l'array da n-1 a x
//Copio di un posto a destra tutti i valori da n-1 a x
//Inserisco il nuovo valore all'indice x
//Aumento di uno il numero di elementi presenti nell'array

Cancellazione
Dato un generico array di dimensione dim e già caricato con n elementi può essere necessario dover cancellare un
elemento in una posizione x.
Esempio:
array =

4

8

2

5

dim = 6

n=4

si vuole eliminare l’elemento di indice x = 1.
Si procede dunque copiando a sinistra di un posto tutti gli elementi da x + 1 a n – 1.
array =

4

8

2

5

array =

4

2

2

5

array =

4

2

5

5

Si conclude diminuendo n di uno
Realizzato da Davide Malvezzi

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4
2
5
5
array =
dim = 6

n=3

Si nota che l’ultimo e il penultimo elemento sono uguali. Questo non è un problema perchè avendo diminuito n di
uno fa si che l’ultimo elemento non sia mai raggiunto.
Algoritmo:
for(int i = x; i < n - 1; i++){
array[i] = array[i + 1];
}
n--;

//Scorro tutti gli elementi da x a n - 1
//Copio sull’indice corrente il valore successivo
//Diminuisco il numero di elementi presenti nell’array di uno

Ricerca
Dato un generico array di dimensione dim e già caricato con n elementi può essere necessario dover trovare la
posizione di un elemento x. L’idea più banale è quella di scorrere tutto l’array e controllare se il valore all’indice
corrente è uguale al valore che si sta cercando. Nel caso sia così allora l’elemento si trova all’indice corrente,
altrimenti, se l’array è stato scorso completamente, l’elemento non è presente nell’array.
Algoritmo:
i = 0;
while(i < n && array[i] != x) i++;

//Inizializzazione dell’indice
//Si può leggere come “finchè ci sono ancora elementi nell’array (i < n) e
l’elemento corrente è diverso da quello che si sta cercando (array[i] != x) passa a
controllare l’elemento successivo (i++).

if(i < n){

}
else{
...
}

//Il while si interrompe solamente se i > n o se array[i] == x.
Se dopo il while i è ancora minore di n vuol dire che la condizione di uscita è stata
array[i] == x, quindi l’elemento x è stato trovato in posizione i.
Se dopo il while i è >= di n allora l’elemento non è stato trovato.

Ordinamento
Dato un generico array di dimensione dim e già caricato con n elementi può essere necessario dover ordinare gli
elementi in ordine crescente (o decrescente). Uno degli algoritmi di ordinamento più semplici da implementare e
facile da ricordare è il selection sort. L’idea di base del selection sort è quella di scorrere tutto l’array fino n – 1 e per
ogni elemento i scorrere nuovamento l’array da i + 1 ad n per cercare un elemento minore del corrente. Nel caso sia
presente, i due elementi vengono scambiati di posto.
Esempio:
Si vuole ordinare in ordine crescente il seguente array:
array =

4

8

2

5

dim = 6

n=4

Per ogni elemento dell’array cerchiamo nelle posizione successive un elemento che sia minore. Per esempio
partendo con i = 0, array[i] vale 4. Se guardiamo negli indici successivi ad i, l’elemento più piccolo è 2 in posizione 3.
Trovato l’elemento minore possiamo procedere a scambiare i due di posto.
array =

4

8

2

5

i=0

array =

2

8

4

5

i=1

Aumentiamo i di uno e ripetiamo le operazioni precedenti. Ora i = 1 e array[i] vale 8. Cerchiamo un elemento minore
di 8 e di posizione successiva ad i. In caso ci siano più di due elementi minori dell’elemento corrente, come in questo
caso (4 e 5 < 8), si considera solo l’elemento più piccolo. Procediamo a scambiare 8 con 4.
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2
4
8
5
array =
i=2
Aumentiamo nuovamente i di uno e procediamo nuovamente come prima, fino a quando i < n – 1.
array =

2

4

5

8

i=3

Algoritmo:
int temp;
int min;
for(int i = 0; i < n – 1; i++){
min = i;
for(int j = i + 1; j < n; j++){
if(array[j] < array[min]){
min = j;
}
}
temp = array[i];
array[i] = array[min];
array[min] = temp;
}

//Variabile di supporto per effettuare lo scambio
//Variabile che conterrà l’indice dell’elemento minore
//Scorro tutto l’array fino ad n – 1
//Inizializzo la posizione del minore con l’indice corrente
//Scorro l’array dalla posizione corrente fino ad n
//Se l’elemento di indice j è minore dell’elemento di indice min
//Assegno a min j (ho trovato un elemento minore del precedente)

//Effettuo lo scambio.

Nel caso si volesse ordinare in ordine decrescente basta mettere > nella condizione dell’if.
Questi 4 algoritmi, bene o male, si ritrovano sempre in programmi dove vengono utilizzati degli array. È bene quindi
cercare di ricordarseli. Impararli a memoria non è una soluzione per ricordarli. Un buon modo è cercare di capire
cosa faccia ogni algoritmo e da quello cercare di implementarlo da zero.
Per esempio la frase “L’algoritmo di inserimento sposta a destra tutti gli elementi dopo la posizione in cui si vuole
inserire un elemento”, potrebbe aiutare a ricordare il principio di funzionamento dell’inserimento. Questa frase da
per sottinteso che l’array deve avere almeno un indice libero per inserire un elemento e che il contatore del numero
di elementi dell’array dovrà essere aumentato di uno una volta terminato l’inserimento, ma è comunque una buona
base di partenza. Esercitatevi a fare dei “giochini” di questo tipo!

Puntatori
Ogni variabile utilizzata all’interno di un programma è un’area di memoria centrale che contiene un valore e ogni
area di memoria ha un indirizzo univoco. Un puntatore è una variabile che contiene un indirizzo di memoria di
un’altra variabile. I puntatori si dichiano nel seguente modo:
tipo_variabile *nome_variabile;
per esempio:
char *ch
int *ip;
float *fp;

// puntatore ad una variabile char
// puntatore ad una variabile int
// puntatore ad una variabile float

Per ottenere il puntatore di una variabile si usa l’operatore &:
int var = 20;
int *ip;
ip = &var;

//in questo caso la variabile ip conterrà l’indirizzo di memoria di var.

Nel caso avessimo un puntatore ad una variabile possiamo accedere e modificare il valore della variabile con
l’operatore *:
*ip = 32;
printf(“%d”, *ip);

//stampa 32

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Operazioni matematiche sui puntatori
Le variabili puntatori possono essere considerate come variabili contenenti un numero e quindi è possibile applicare
operazioni matematiche su di esse. Le principali operazioni sono quelle di addizione e sottrazione, effettuate con gli
operatori +, ++, - e --. Per ogni unità sommata (o sottratta) ad un puntatore, esso avanzerà (o tornerà indietro) di n *
dimensione della variabile puntata byte.
Per esempio:
char c, *pc;
int i, *pi;
float f, *pf;
pc = &c;
pi = &i;
pf = &f;
pc = pc + 1;
pi = pi + 1;
pf = pf + 2;

//pc avanza di un solo byte perchè la dimensione in byte di char è 1
//pi avanza di 4 byte perchè la dimensione in byte di int è 4
//pf avanza di 8 byte perchè la dimensione in byte di float è 4

Array e puntatori
Quando viene allocato un vettore, la variabile-vettore non è altro che un puntatore al primo elemento dell’array
quindi possiamo dire che:
int a[8];

int a[8];
for(int i = 0; i < 8; i++){
printf(“puntatore %p\n”, &v[i]);
printf(“valore %d\n”, v[i]);
}

 Equivale a 

for(int i = 0; i < 8; i++){
printf(“puntatore %p\n”, a + i);
printf(“valore %d\n”, *(a + i));
}

Funzioni e procedure
Le funzioni sono blocchi di codice che a partire da certi dati in input producono un risultato. Per dichiarare una
funzione dobbiamo prima di tutto definire il prototipo prima del main(). Un prototipo è così strutturato
Tipo_dato_output Nome_Funzione([Tipo_paramentro_1, Nome_paramentro_1], ...);
Per esempio un prototipo di una funzione che effettui la somma di due numeri interi è:
int somma(int a, int b);
La funzione deve essere poi dichiarata dopo il main:
int somma(int a, int b){
int s = a + b;
return s;
}

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L’istruzione return indica il valore che la funzione deve “ritornare” una volta che viene chiamata. Ogni funzione può
ritornare al massimo un valore. La funzione può essere poi richiamata da main:
int main(){
int n1 = 5, n2 = 4;
int s = somma(n1, n2);
}
La funzione viene richiamata attraverso il suo nome e con fra () i paramentri necessari. I parametri di una funzione
devono essere delle stesso tipo e in stesso numero di quelli del prototipo (valgono ovviamente le regole di casting).
Nei parametri a e b della funzione somma vengono copiati i valori passati (a = n1, b = n2), quindi a e b sono due
variabili indipendenti da n1 e n2.
La variabile s adesso conterrà il valore ritornato dalla funzione somma, in questo caso 9;
Esempi di funzioni:
int max(int a, int b){
if(a > b) return a;
return b;
}
long int pow(int base, int esp){
long int tot = 1;
for(int i = 0; i < esp; i++){
Tot = tot * base;
}
return tot;
}
bool pari(int n){
if(n%2 == 0)return true;
return false;
}
Nel caso una funzione contenga più istruzione return, essa ritornerà solo il valore presente nel primo return che
viene eseguito, in quanto una chiamata a return termina l’esecuzione di una funzione.
Esistono poi funzioni dette procedure che non ritornano nessun dato. In questo caso il loro valore di ritorno è void.
Esempio:
void 1toN(int n);
int main(){
1toN(8);
}

//In questo caso la funzione non è assegnata a nessuna variabile perchè non ha valore di ritorno

void 1toN(int n){
for(int i=0; i<n; i++){
printf(“%d ”, i);
}
}

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//stampa i primi n numeri naturali

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A volte è poi necessario che una funzione ritorni più di un valore. In questo caso possiamo passare come parametri i
puntatori alle variabile in cui salvare i valori. Prendiamo come esempio la funzione che calcoli le soluzione di una
equazione di 2° grado:
void eq2(int a, int b, int c, float* x1, float* x2);
int main(){
float x1, x2;
eq2(1, 4, 6, &x1, &x2);
}
void eq2(int a, int b, int c, float* x1, float* x2){
float delta = b*b – 4 * a * c;
*x1 = (-b + sqrt(delta)) / 2 * a;
*x2 = (-b - sqrt(delta)) / 2 * a;
}
Nel main, utilizzando l’operatore &, otteniamo i puntatori delle variabile x1 e x2 e le passiamo come parametri alla
funzione.
Nella funzione, utilizzando l’operatore * sui puntatori passati, riusciamo a modificare i valori presenti agli indirizzi.
Facendo così le variabili vengono modificate anche nel main. Più in generale è utile passare variabili attraverso il loro
puntatore quando il loro valore deve essere modificato all’interno della funzione e questa modifica deve essere
mantenuta anche nel main.
Come detto precedentemente, una variabile-vettore non è altro che un puntatore al primo elemento dell’array,
quindi per passare un vettore ad una funzione basta mettere come paramente un puntatore dello stesso tipo
dell’array.
Esempi:
int cerca(int* arr, int dim, int x);
void elimina(int* arr, int* dim, int pos);
void scambio(int* a, int* b);
//essendo scambio usato in ordina deve essere dichiarato prima di ordina
void ordina(int* arr, int dim);
int main(){
int a[10];
int dim = 6;
int i = cerca(a, dim, 3);
elimina(a, &dim, 4);
ordina(a, dim);
}

//non bisogna mettere & davanti ad a perchè è già un puntatore
//dovendo modificare dim passo il suo puntatore

int cerca(int* arr, int dim, int x){
int i = 0;
while(i<dim && arr[i] != x) i++;
if(i<dim) return i;
return -1;
}
void elimina(int* arr, int* dim, int pos){
for(int i = pos; i<*dim; i++){
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arr[i] = arr[i+1];
}
(*dim)--;
}
void scambio(int* a, int* b){
int temp = *a;
*a = *b;
*b = temp;
}
void ordina(int* arr, int dim){
int min, temp;
for(int i = 0; i<dim-1; i++){
min = i;
for(int j = i+1; j<dim; j++){
if(arr[j]<arr[min]) min = j;
}
scambio(&arr[i], &arr[min]);
}
}

Struct
Le struct permettono di definire nuovi tipi di dato a partire dai tipi di dato più semplici (bool, char, int, float e
derivati). Per esempio la struct che rappresenta i dati di una persona potrebbe essere così definita:
typedef struct Persona{
char nome[16], cognome[16];
int età;
}Persona;
Persona è un nuovo tipo di dato formato da due array di 16 elementi e un intero. Una volta definito possiamo
dichiarare variabili di tipo Persona e accedere ai singoli campi della struttura. Per accedere ai singoli campi si utilizza
nome_variabile.nome_campo come segue:
int main(){
Persona p;
scanf(“%d”, &p.età);
puts(p.nome);
puts(p.cognome);
}
Anche per le struct è possibile passare le variabili attraverso il puntatore per poterne modificare i valori all’interno
delle funzioni
void carica(Persona* p);
int main(){
Persona p;
carica(&p);
}
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void carica(Persona* p){
scanf(“%d”, &(*p).età);
puts((*p).nome);
puts((*p).cognome);
}
Per accedere ai campi di un puntatore ad una struct bisogna prima ottenere il valore della struct all’indirizzo (*p) e
poi accedere al campo con l’operatore . seguito dal nome del campo.
Per semplificare le cose è stato creato l’operatore -> che permette di accedere direttamente ad un campo di una
struct a partire dal suo puntatore. La funzione sopra può essere riscritta nel seguente modo:
void carica(Persona* p){
scanf(“%d”, &(p->età));
puts(p->nome);
puts(p->cognome);
}
L’operatore -> può essere solo usato per accedere ai campi di una struct a partire da un suo puntatore.
Come ogni tipo di dato è possibile definire anche array di struct. Ad ogni indice dell’array si avrà un’istanza della
struct con la quale si può accedere a tutti i campi presenti.
Esercizio:
Realizzare un programma che permetta la gestione di libri all’interno di uno scaffale. Ogni libro è caratterizzato da un
id numerico, titolo, autore, data di pubblicazione, numero di pagine. L’utente potrà eseguire le seguenti operazioni:
 inserimento di un nuovo libro (max 16)
 rimozione di un libro dato il suo id
 ricerca di un libro per id
 stampa di tutti i libri presenti
 ordinamento dei libri per id
Soluzione nella pagina seguente.

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Introduzione corso Arduino – Array, Puntatori, Funzioni e Struct
#include <stdio.h>
#include <stdlib.h>
#define MAX_DIM

32

typedef struct Data{
int dd, mm, yy;
}Data;
typedef struct Libro{
int id, pags;
char titolo[32], autore[32];
Data pubblicazione;
}Libro;

int search(Libro* l, int dim, int id);
void insert(Libro* l, int* dim);
void remove(Libro* l, int* dim, int pos);
void print(Libro* l, int dim);
void sort(Libro* l, int dim);

int main(){
Libro l[MAX_DIM];
int dim = 0;
char scelta;
int id, pos;
do{
printf("1. Inserisci\n");
printf("2. Rimuovi\n");
printf("3. Cerca\n");
printf("4. Stampa\n");
printf("5. Ordina\n");
printf("6. Esci\n");
printf("Cosa vuoi fare? ");
fflush(stdin);
scelta = getchar();
switch(scelta){
case '1':
insert(l, &dim);
break;
case '2':
printf("Quale id vuoi cancellare? ");
scanf("%d", &id);
pos = search(l, dim, id);
if(pos != -1){
remove(l, &dim, pos);
}
else{
printf("Libro non trovato con id = %d\n", id);
}
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