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JAZZIAMO
JAZZ AND ART
TORINO, MARZO 2017
mostre e musica dal vivo
l'ARTE MODERNA
la cultura jazz
raccontata per le vie della tua città
pennellate violente, artisti da scoprire
Sarà tra le strade di Torino, nelle sue
maestose piazze e anche nei più piccoli
vicoli che giungerà il suono scoppientante e famigliare di una musica antica
con una storia molto particolare che vale
pienamente la pena conoscere. Nel mese
di marzo vi proponiamo una serie di incontri, concerti, spettacoli e mostre che
ripercorrono la storia della musica Jazz
sposandola all’arte moderna torinese e
dando vita ad un connibio travolgente.
L’origine del jazz è molto antica e si colloca negli Stati Uniti. Già a partire dal
XVII secolo sbarcarono nella colonia inglese della Virginia i primi schiavi di colore provenienti dal continente africano,
i quali venivano impiegati nelle sterminate piantagioni di tabacco, riso, zucchero e cotone. Fu durante questo periodo
che nacquero i primi canti con cui gli
schiavi erano soliti accompagnare il loro
duro lavoro. Si trattava prevalentemente
di cori collettivi e cadenzati, i cosiddetti “work songs”, la cui cadenza ritmica
coincideva con quella dello sforzo fisico.
La successiva evoluzione di questi cori
furono gli “spirituals”, considerati i veri
e propri antenati del jazz, che consistevano in canti collettivi a sfondo religioso (i
testi erano tratti dalla Bibbia) e che nacquero in seguito alla progressiva opera di
conversione religiosa degli schiavi, effettuata per mano di missionari cristiani.
La musica Jazz è il fenomeno musicale
più importante del ‘900, si può considerare come un nuovo varco verso altri
ma anche per rivisitazione critica, scavo
e dialogo, initerrotti fino ad oggi, con la
lingua della tradizione pittorica emblematicamente testimoniati dai tanti suoi
dipinti che recano, nei titoli, un’esplicito riferimento a Tintoretto, Caravaggio,
Rembrandt, Mattia Preti, Goya, Monet.
Partecipa a numerose edizioni della
Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma. Vince i premi nazionali
e internazionali tra cui: il Premio Morgan’s e Paint, Solomon Guggenheim
New York, Marzotto, San Paolo del Brasile, Fiorino, Lissone, Villa S. Giovanni.
mondi musicali: un genere che, partendo da un substrato che comprendeva le
forme popolari del blues (si può dire che
tutta la musica moderna discende dalla
poetica spassosa del blues primitivo, che
è tutt’altro che un cimento infantile), degli spirituals e della musica bandistica e
incorporando via via altre forme di musica nera (ad esempio il ragtime degli
anni 1920) arrivò ad utilizzare una base
di standard usati come punto di partenza
per modificarne di continuo ogni modulo armonico, melodico, e ritmico.
Tutta la musica jazz e derivata è stata definita come colta, appunto per il presupposto che è risultante della conoscenza
della musica classica, delle varie etnie
musicali e di sviluppi armonici complessi. Lo stesso non può dirsi per il blues
iniziale. Il passaggio di qualità può forse
attribuirsi a George Gershwin, musicista
di grande valore, figlio di emigranti russi,
morto giovane ma che ebbe dei maestri
importanti e fu ispirato da autori come
Debussy e Ravel.
Piero Ruggeri, nasce a Torino il 27 aprile
del 1930. Si diploma nel 1956 all’Accademia Albertina Di Belle Arti, nello stesso
anno viene invitato alla Biennale di Venezia. In seguito Ruggeri assimila le nuove emergenze dell’espressionismo astratto, in cui è agevole individuare l’apertura
a riferimenti europei e americani. Del resto, Ruggeri è pittore ‘colto’, non solo per
sensibilità vigile e continuo filtro del dibattito e delle esperienze contemporanee,
OGNI WEEKEND DEL MESE DI MARZO
PIAZZA CASTELLO E SAN CARLO
DALLE ORE 15 ALLE ORE 23
DAL 4 AL 26 MARZO 2017
PRESSO LA GALLERIA D'ARTE MODERNA
pIERO RUGGERI ED ORCHESTRA
In onore di questo grande artista piemontese, Jazziamo ha organizzato una
mostra, in collaborazione con la Fondazione Ruggeri (Avigliana) presso la
GAM. Alla mostra si aggiunge l’orchestra dei giovani talenti del Conservatorio
di Torino che accompagnano i visitatori
il sabato e la domenica dalle ore 16 alle
18 per tutta la durata del festival.
musica in piazza
PER I PIU’ PICCOLI
laboratori musicali e artistici
Jazz dal vivo come non l’avete mai sentito
«In genere, il jazz è sempre stato come
il tipo d’uomo con cui non vorreste far
uscire vostra figlia». Così Duke Ellington, uno dei più importanti compositori
di tutta la storia del jazz, ha provocatoriamente definito questo genere musicale che con il ritmo e l’improvvisazione
fa vibrare le corde dell’animo di tutti gli
appassionati.
Un affascinante connubio tra luoghi, storia e musica: questo lo spirito che contraddistingue Jazziamo. All’interno del
suggestivo Museo Egizio, recentemente
riaperto al pubblico nella sua interezza,
settanta musicisti guidati da Anthony
Braxon suoneranno per otto ore fino alle
due del mattino. Si tratta di una sperimentazione live dai risultati imprevedibili, guidata da uno dei maestri del jazz
del nostro tempo. Gli eventi procedono il
29 maggio con l’esibizione, sotto le stelle
di Piazza San Carlo, del musicista sudafricano Ramapolo Hugh Masekela, au-
tentico virtuoso dalle numerose collaborazioni (che in alcuni casi esulano dal
mondo del jazz, basti pensare all’esibizione con gli U2 a Johannesburg), conosciuto anche per il suo impegno politico
contro l’apartheid. Il concerto di Hugh
Masekela, pur essendo il principale, non
sarà certo l’unico ad animare la giornata. Il suggestivo Jazz Club di Torino, un
luogo magico che ci riporta all’atmosfera
della Jazz Age magnificamente descritta
nelle opere di Francis Scott Fitzgerald,
ospiterà il Terell Stafford Quartet per
rendere omaggio ad Art Blakey. L’auditorium Rai alle ore 18 di sabato 25 avrà
luogo, in una connessione ideale con l’ostensione della Sindone, la “Passione secondo Matteo”, ambizioso progetto di James Newton, che si propone di dare una
propria versione musicale delle scritture
evangeliche combinando la tradizione
musicale di inizio Novecento all’ innovazione mericana dello spiritual e del blues.
All’interno dell’evento una serie di laboratori musicali e artistici per bambini dai
5 ai 12 anni che proporranno esperienze
uniche e particolari. Tra le tante cose anche l’arteterapia che proporremo in alcuni giorni precisi del Festival.
L’arteterapia include l’insieme delle tecniche e delle metodologie che utilizzano le attività artistiche visuali (e con
un significato più ampio, anche musica,
danza, teatro, marionette, costruzione
e narrazione di storie e racconti) come
mezzi terapeutici, finalizzati al recupero
ed alla crescita della persona nella sfera
emotiva, affettiva e relazionale. E’ dunque un intervento di aiuto e di sostegno a
mediazione non-verbale attraverso l’uso
dei materiali artistici e si fonda sul presupposto che il processo creativo messo
in atto nel fare arte”produce benessere,
salute e migliora la qualità della vita. Attraverso l’espressione artistica facilitata
da un arteterapeuta adeguatamente for-
decine di eventi nelle piazze
al museo egizio e in piazza vittorio
sassofoni e trombe no stop
ogni sabato alle 15 alla gam
laboratori musicali ed artistici
per bambini dai 5 ai 12
mato è possibile incrementare la consapevolezza di sé, fronteggiare situazioni
di difficoltà e stress, esperienze traumatiche, migliorare le abilità cognitive e godere del piacere che la creatività artistica,
affermando la vita, porta con sé.
L’intervento tende ad attivare diverse
modalità di comunicazione che aumentano l’autostima e la possibilità di percepirsi, da parte di chi ne usufruisce, come
individuo capace di fare e di esprimere,
in un contesto di relazione con il gruppo
in cui è inserito. “Attraverso l’arteterapia
si ha la possibilità di attivare risorse che
tutti possediamo: la capacità di elaborare
il proprio vissuto, dandogli una forma, e
di trasmetterlo creativamente agli altri.
Si tratta di un processo educativo, laddove “educare”sta per educere, “portare
fuori: far emergere la consapevolezza ed
una maggior conoscenza di sé mediante
la pratica espressiva, l’osservazione ed il
confronto.”
tra i presenti
artisti e musicisti da scoprire
mario trejo
untitled - 2011
toshimitsu imai
untitled - 1959
mattia moreni
untitled - 1988
tantissimi nomi e opere da vivere
decine di gallerie allestite
buona musica ad accompagnarvi
francesca-casu-EGETN.pdf (PDF, 4.67 MB)
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