perch la luce attrae gli insetti (PDF)




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Perchè le falene, farfalle notturne,
moscerini e altri insetti, sono attratti dalla
luce di lampioni, lampade ed altre fonti
luminose
Le falene, farfalle con abitudini notturne, moscerini ed
altri insetti, per orientarsi in volo usano come bussola i
raggi della luna o del sole che sono un pò come la
stella polare e il cielo stellato erano per gli antichi
marinai. Questa strategia evolutiva è risultata vincente
per millenni in quanto permetteva alle falene di
orientarsi, ma non aveva messo in conto che a un
certo punto ci sarebbero state le luci artificiali degli
uomini, e così finiscono per avvicinarsi troppo alla
luce, finendo molto spesso per essere uccise dal
calore. Le falene tengono sempre la stessa
inclinazione rispetto alla luce della luna che resta
sempre sopra, e rispetto a cui volano
perpendicolarmente. Infatti la luce della luna è
sufficientemente lontana da permettere all’insetto di
mantenere sempre lo stesso angolo e quindi di volare
verso una direzione in maniera rettilina. Però le luci di
una fonte luminosa come un lampione a differenza
della luna si propagano in modo circolare, e così le
falene volano in tondo, in maniera circolare, formando
una spirale verso l’interno fino ad avvicinarsi sempre
di più e ad esporsi al calore. Le falene tengono infatti
la luce lunare sempre sullo stesso lato, cosa che è
possibile con i raggi lunari ma non con quelli di fonti
luminose più vicine, come le luci di lampioni, lampade

e lampadari, e così per orientarsi e tenerle sempre
sullo stesso lato sono costrette a girarci attorno. Il
fenomeno riguarda gli insetti notturni, perchè quelli
diurni sono abituati a vivere con la luce del sole, che
rende meno evidenti tutte le altre sorgenti luminose.
Originariamente le farfalle erano tutte diurne, molte di
esse però nel corso dell’evoluzione hanno scelto la
vita notturna per scampare ai molti predatori attivi di
giorno e sopravvivere meglio. La vita notturna può
essere più tranquilla ma nasconde anch’essa le sue
insidie: pipistrelli, gufi e altri predatori specializzati
nella caccia notturna sono sempre all’erta, pronti a
catturare gli animali incauti che gli capitano a tiro. Gli
insetti diurni e notturni sono attratti ma anche inibiti
dalle luci, questo dipende dal tipo e dall’intensità della
luce, in questo modo riescono a distinguere il giorno
dalla notte. La differenza nell’attrazione verso la luce
è un fenomeno noto come fototassi. Certi insetti
hanno fototassi negativa e sono respinti
dall’esposizione alla luce, mentre altri insetti hanno
fototassi positiva per cui sono naturalmente attratti
dalla luce.
Nelle vicinanze di Matera vi è una lampada a vapori di
mercurio da 2000 W, utilizzata per l’illuminazione di
una statua, che è diventata famosa perchè nel 1992 è
stato calcolato dall’entomologo tedesco Axel
Hausmann che ogni notte, da maggio a settembre,
circa 5000 farfalle notturne vi vadano a morire.
L’intero sistema di illuminazione della zona attrae
circa 5 milioni di individui l’anno.

Un altro aneddoto famoso è ciò che accadde l’8
maggio 1946 a Parigi quando, dopo sei anni di
oscuramento a causa della guerra, fu illuminato l’Arc
de Triomphe con dei riflettori militari per festeggiare il
primo anniversario della Vittoria. Milioni di farfalle
notturne coprirono in pochi minuti il monumento ma,
ripristinata l’illuminazione pubblica, nel giro di pochi
mesi non fu più possibile osservare neppure una
farfalla.
Ogni anno il nostro paese è sorvolato da una
moltitudine di farfalle notturne migratrici, tra cui alcune
Sfingi che sono nate in Africa; sulla loro rotta trovano
una serie ininterrotta di luci pronte ad ammagliarle e a
condurle a morte sicura.
Quando nel 1880 Edison mise a punto la sua prima
lampada a incandescenza e quando l’illuminazione
pubblica a gas lasciò il posto a quella elettrica, per
molte specie iniziò un rapido declino.
Dalen Italia Srl
Fonte: http://www.informaweblog.com/






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