Francesco Li Petri, Il culto dei morti (PDF)




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In copertina:
L’ingresso del cimitero delle Fontanelle

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Il presente lavoro, dedicato allo studio del culto dei morti a Napoli, in particolare a quello delle anime purganti, si articola in tre capitoli.

Nel primo, di natura introduttiva, viene analizzata la concezione dell’evento
luttuoso nel Meridione d’Italia. Dal momento della morte fino alla sepoltura, familiari e conoscenti si premurano di adottare alcune pratiche rituali che si ritiene
agevolino il viaggio dell’anima del defunto verso l’aldilà. Al viaggio terreno del
corpo, che si divide principalmente in tre tappe (casa-chiesa-cimitero), corrisponde
il viaggio ultraterreno che porterà l’anima dal mondo dei vivi a quello dei morti.

Nel secondo, sono esplorate le contingenze storico-sociali che hanno contribuito alla nascita del culto, evidenziando come la devozione popolare si sia
sviluppata in relazione alle grandi calamità che in passato si sono abbattute
sulla città di Napoli: in particolare la peste del 1656 e l’epidemia colerica del
1865. Alle epidemie si sono aggiunte le due guerre mondiali del Novecento.
Vengono successivamente esaminati i rituali costitutivi del culto, che ruotavano attorno all’adozione: il fedele cominciava ad accudire un teschio ab-

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bandonato, ripulendolo e ponendolo in una nicchia costruita appositamente
per lui. Attraverso la preghiera il devoto assicurava ‘o refrisco, il refrigerio dalle
fiamme purgatoriali, e agevolava il passaggio dal Purgatorio al Paradiso.
L’anima, di rimando, sarebbe andata in soccorso al devoto, esaudendo le sue
richieste di aiuto. I fedeli avanzavano pretese per vivere una vita tranquilla: il
disoccupato cercava un lavoro, la zitella chiedeva la dote, il malato auspicava
la guarigione.

Nel terzo capitolo, insieme con la condizione attuale di tutti gli ipogei di
Napoli, dove un tempo si praticava il rituale delle anime purganti, si considerano attentamente gli elementi cultuali contemporanei.
Questo lavoro è un’indagine svolta nei luoghi dove vigeva maggiormente
il culto delle anime purganti: la Basilica di San Pietro ad Aram, la Chiesa di
Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco e il cimitero delle Fontanelle.
Si documenta, adeguatamente, anche attraverso un lavoro fotografico, come
il culto sia ancora vivo.

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